Dispiego il mio sorriso nella notte, Lo nascondo a te, Che mi doni la vista. Dispiego quel flebile riso Labbra morbide, Rosee promesse. Dispiegare non posso, In fine, un calmo sorriso: Con te è più raggiante che mai Con te è più spezzato che mai. Meglio sostare, In nebbia perenne? O alternare, paesaggi gloriosi A inverni pietosi?
Il sale incresce sulla pelle, Trasformami oh Medusa. Al posto del marmo, Voglio semplice sale, Soluzione salina, Dispersi e lucenti cristalli. Al posto della pietra, Voglio sciogliermi lenta, Divenire spuma, sirenetta perduta.
Tazza di mare, Di creta il sole, È tempo di salpare, Per le isole luminose, Per le spente stelle. Il tempo di spalare, Via le mie voci, Via le mie timidezze. Voglio danzare, Nuda tra le fronde, Svestita dei miei peccati, Dei miei orgogli: Osservami cavalieri, Dentro la foresta, Non puoi velarti. Mi tingo di verde, Di rosso astrale; Le foglie, La mia mano, Nel profondo, Ti ammaglieranno.
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