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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Bulimia #2 "Non posso"

27 aprile 2018 Non posso.   Oramai non mi guardo più allo specchio, consapevole che se osassi, mi vedrei per come realmente sono: una prigioniera.   Chi è il mio carnefice? Io stessa possiedo le chiavi delle mie catene, costruite di mille  non posso  e mille proibizioni.   Adoro avvolgermi come in un abbraccio, ma ho sbagliato materiale. Al posto della pelle morbida o una coperta calda, mi avvolgo di freddo metallo e regole spigolose.   Non posso.   Non posso fare cosa? Sorridere? Ridere? Camminare con sicurezza?   Quando ho deciso che devo essere io a non mangiare certe cose, io a non chiedere troppo, io a passare in secondo piano, io a non pensare a me stessa, io ad aiutare sempre.   Tutti i miei  io  costruiscono i miei  non posso.   Voglio liberarmi dalle catene? Dalle regole?   L'indecisione avanza.   Cosa sarei senza i miei schemi, senza la mia via, le miei protezioni?   Il mondo mi assale.   Io mi assalgo da sola.  

Bulimia #1 " Il tempo scorre"

9 aprile 2018 Altro tempo perso sul cesso. Altro tempo perso a compiangermi, in apatia, chiedendomi cosa diverrò.   Altro tempo…che non riavrò.   È intanto le commissioni si accumulano, lo studio diventa insormontabile e il mio profilo sempre più rotto.    Il temo avanza, il decadimento del mio corpo avanza: ustioni in bocca, digestione infinità, carie a non finire.   Voglio distruggere il tempo ma sto distruggendo me stessa.   Vedo la lancetta cadere verso il 6 ma poi rialzarsi verso il 12: i suoi meccanismi, la sua logica gli permettono di avanzare.   La mia logica, i miei meccanismi non mi hai mai permetto si procedere, sono la mia zavorra, il mio scudo, il mio carburante.   Dove sono finite le mie scorte?   Più guardo il l'acqua del water scorrere più penso che forse, oltre al cibo, sto buttando me stessa.   Che diritto ho di sprecare tutto quel cibo? Che persona sono?   So che domani andrà meglio, che non butterò al vento del cibo p

22 aprile 2018

Che cosa riflettono i miei occhi? Nel buio, Tra la solitudine, Sono limpido cielo. Tra la folla, Con te, Son torbida marea. Cosa riflette la mia mente? Tra le penne, La mia carta, È nitida foto. Tra i volti, Oscuri occhi, È bosco tra la nebbia.

16 settembre 2017

Evaporan le lacrime, è fuoco nel mio cuore: ira per gioia, sorriso per rabbia. Fluttua la mia coscienza, rimbombo, tuono, l'osso si spezza. trafiggimi, ignorami di luce.

6 marzo 2018

Il tuo sguardo vale poco, Respiri affannosi, Cieli neri, Soli artificiali. Chi ha deciso la mia vita? Uomo o Dio? Padre o Padrone? Sosto inquieto, La vista è velata, Non sono altro che braccata

12 aprile 2018

è risorto il sole, Più bruciante di ieri: Raggi come fruste, Luce che schernisce. Dov'era la pietra protettrice? Dov'eri tu mia sagoma? Ormai non sono che cenere, Oramai non sono che lagrime.

18 07 2017 "Blu"

Velluto, ti estendi infinito. Dolore per stolti, amore per gli occhi: colpisci indefesso, riflesso perfetto. Accoglimi, serafico in volto.
Chi è la poesia? Mi sono sempre chiesta: che cos'è la poesia? Altisonanti parole? Sillabe numericamente perfette? Infinite figure retoriche? Fino a molti anni fa probabilmente avrei detto che poteva essere quello che voleva ma non qualcosa che avrebbe avuto a che fare con me. Solo parole senza senso e parafrasi inutili. Si cresce, si accrescono le esperienze, la nostra visione muta e spesso, le cose meno miscibili si fanno affini. Non comprendo ancora bene  cosa  sia la poesia e quali siano le sue regole però, so chi  è: sono io, sei tu, sono loro anime pulsanti. La poesia è in tutti noi, sta a noi decidere come esprimerla.